Il coraggio di essere autentici

Perché indossare abbigliamento e scarpe firmati? Quante volte abbiamo fatto riflettere
iragazzi su questa tendenza indotta dalla moda e dallo stile consumistico della nostra società. La ricerca del capo di marca è l’ambizione, più o meno palese, di molti. Rivestirsi di qualcosa, che la stragrande maggioranza riconosca “di valore” perché firmato, è spesso inteso come mezzo per innalzare l’indice di gradimento della propria persona nell’ambiente in cui viene ad inserirsi.

Anche noi, in quanto cristiani, non siamo gente qualsiasi, siamo gente di “marca”. Intendiamoci, non si tratta tanto di un simbolo esteriore ma di una realtà che coinvolge tutta la nostra esistenza infatti. su di noi è scesa la mano di Dio per tracciare il segno indelebile della nostra salvezza, della nostra comunione con Dio: la croce, segno dell’amore di Dio per noi.
E’ un gesto che cambia la vita perché la croce trova spiegazione solo nel Vangelo ossia nella vita di Cristo e chi riceve la croce, riceve la grazia e la luce per vivere in conformità a Colui che per primo l’ha sperimentata. La forza dell’amore di Cristo, nella sua esistenza terrena, si è spesa in abbondanza di miracoli, di gesti, di parole e non si è ritirata di fronte ad una prospettiva di sofferenza.
Sant’Agostino Roscelli scrive che l’amore è paragonabile al fuoco: un elemento faticoso a contenersi. Facendo un rapporto fra i due tipi di amore: se l’amore umano può definirsi tenace e forte, la potenza dell’amore divino non conosce misura.
Dio ci ha amato e ci ama fino al sacrificio più completo, per noi. La croce è la misura e la marca dell’amore, del Suo amore. In questo senso per noi è un vanto ma anche un impegno perché l’amore che riceviamo è tale che non possiamo tenerlo per noi infatti può essere conservato solo se partecipato agli altri. E’ la logica del fuoco che si alimenta bruciando: l’amore si alimenta amando. Il fuoco incide su tutti gli elementi con cui viene in contatto, l’amore non fa distinzione di persone, si avvicina a tutti.
E’ questo il coraggio che è chiesto oggi a noi cristiani: distribuire generosamente l’amore, con il quale Dio ci ha amati e ci ama, intorno a noi perché altri lo conoscano e divengano a loro volta canali dell’amore di Dio: costi quel che costi.
Il Vangelo ci dimostra con incredibile coerenza la forza di un Amore che non ha esitato a perdere le sembianze umane e farsi Pane; un Amore che, per noi, è arrivato a morire in croce nonostante le prerogative divine. La nostra autenticità, la realizzazione della nostra vita, passa per la stessa strada: farci pane per gli altri, amare fino al sacrificio.
E’ il cammino cristiano, cammino di speranza intriso di amore ricevuto e donato, è cammino di fede in Colui che per primo ci ha creati, scelti, salvati, chiamati e inviati.
Che il pane del cammino, l’Eucaristia, sostenga la generosità delle nostre giornate e la croce luminosa che attrasse per prima Maria attragga sempre ciascuno di noi nella certezza che non vi è gioia più grande del dare la vita per Cristo e per i fratelli.

Sr. M. Rosangela Sala

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