Fisionomia dell’Istituto delle Suore dell’Immacolata

                                             Vocazione e Missione dell’Istituto

“Uno è lo spirito il quale, per l’utilità della Chiesa distribuisce la varietà dei suoi doni con magnificenza proporzionata alla sua ricchezza”. Fra questi doni riveste una particolare importanza quello concesso ad alcuni uomini, particolarmente docili alle mozioni dello Spirito Santo, i quali diedero vita a movimenti fecondi, destinati a sopperire alle necessità del Corpo Mistico di Cristo. Uno di questi uomini di Dio è il nostro Fondatore Don Agostino Roscelli.
“L’Istituto delle Suore dell’Immacolata ebbe la sua origine in Genova, Borgo Pila, il giorno 15 di ottobre 1876, quando alcune povere figlie, coadiuvate dal povero Sacerdote Don Agostino Roscelli, si radunarono a vivere insieme, allo scopo di meglio attendere alla propria santificazione e meglio cooperare alla santificazione dei loro prossimi. Scopo dunque di questo Istituto è la santificazione dei membri che lo compongono, mediante l’esercizio delle opere di carità verso il prossimo, specialmente con la buona educazione e istruzione delle fanciulle di ogni condizione”
 “…Perciò l’Istituto delle Suore dell’Immacolata abbraccia principalmente l’istruzione e l’educazione delle fanciulle di ogni condizione; accetta scuole anche nelle campagne o borgate; presta pure l’opera sua a quelle pie istituzioni da cui fosse richiesto, come: ospedali, opere assistenziali, case di riposo, collegi, scuole materne e anche assistenza ad infermi a domicilio, sempre però con dipendenza dalla Superiora Generale. Questo zelo, secondo però la misura ed il modo prescritto dall’obbedienza, non deve riconoscere nelle opere di carità altro limite che la impossibilità o la inopportunità, vale a dire che non si possa o non convenga eseguire qualche opera a vantaggio del prossimo…” (Dalle Costituzioni dell’Istituto delle Suore dell’Immacolata)

                                             Governo

Il giorno 11 agosto 2022 viene eletta la Madre Generale:

Madre Maria Cecilia Cordero

      Preghiamo per la neo  eletta Madre Maria Cecilia Cordero perché, illuminata dalla luce dello Spirito, possa iniziare il suo cammino nella Chiesa e nell’Istituto.  La ringraziamo per il grande dono del suo “Si” come quindicesima Madre Generale dell’Istituto delle Suore dell’Immacolata. Ringraziamo il Signore e il Santo Spirito per questo grande dono. Esprimiamo la nostra vicinanza, il nostro affetto nella preghiera e l’affidiamo a Maria Immacolata che la protegga e consigli nel suo operare.

Venerdì, 12 Agosto 2022, elezione del Consiglio Generale

Ecco la Madre Generale Madre Maria Cecilia Cordero con il suo Consiglio:
    Da sinistra:  Suor M. Giovanna Magni – Suor M. Antonella Castellani 
Madre M. Cecilia Cordero – Suor M. Rosangela Sala – Suor M. Olivia Bondrano.
 Mercoledì, 17 Agosto 2022
Desideriamo trasmettere a tutte voi la grande emozione che abbiamo vissuto questa mattina.
L’alba ci ha visto in movimento per l’appuntamento con il Santo Padre.
Con grande gioia abbiamo partecipato all’Udienza Generale dove il Papa,  ancora una volta, ha fatto riferimento all’importanza  dell’alleanza tra gli anziani e i giovani, per un futuro sicuro.
Il Santo Padre ci ha salutate, ricordando la nostra presenza nella Curia di Buenos Aires e ha assicurato la preghiera per le vocazioni.

      Parole di riconoscenza dopo i tre sessenni di governo della Rev.da Suor Maria Rosangela Sala

Un grazie sentito e sincero alla Rev.da Madre Generale uscente Suor Maria Rosangela Sala con queste semplici parole: Rev.da Madre Rosangela, il suo generalato è stato un “servire” ognuna di noi come MADRE, con particolare sensibilità, affetto imparziale, premure per tutte… e sempre ci ha accompagnato nei momenti del nostro cammino di Suore dell’Immacolata. “Più grande è chi sa servire” e Lei è venuta incontro ai nostri bisogni e alle varie necessità, anche prevenendole, prima che le esprimessimo.
Ha speso nella donazione al Signore le sue potenzialità consumandosi, anche fisicamente, con serena e costante disponibilità, senza mai guardare il tempo che ci voleva, la stanchezza o altri impegni personali.
Ci sono stati momenti belli e meno belli, gioie e dolori, speranze e delusioni ma con la sua diamantina fede ha superato tutto…
Ci ha dato la prova che… CHI PERDE LA SUA VITA…
E’ il cammino di noi Immacolatine… La ringraziamo per tutto e Le chiediamo scusa per quando l’abbiamo fatta soffrire.
Offriamo al Signore l’affetto e la soddisfazione di essere state guidate da Lei in questi anni
Gesù, nostro amato sposo, la ricompensi abbondantemente. 
GRAZIE… Le sue suore
Ave Maria!
Mie carissime Superiore e Consorelle tutte,
con questa mia lettera desidero compiere un dovere molto sentito: salutarvi e ringraziarvi per tutti gli anni con cui abbiamo lottato insieme per il Regno di Dio.
La memoria corre al passato: quanti volti, incontri, vicende, paesaggi e racconti porto nel cuore.
Davvero siete la mia famiglia piu bella!
Sono arrivata tra voi con tanto desiderio di poter comunicare, di conoscere, di condividere. Per me era tutto nuovo, un mondo bellissimo pieno di vita, di gente, di bimbi.
Avete sopportato il mio continuo tentativo di balbettare il castellano, la lingua can cui si esprime Dio, mi diceva I’Hna. Ma. Trinidad!
Sono stata testarda in questo perché volevo comunicare con Voi, con la gente, comprendere e condividere la vostra vita.
Vi siete dimostrate subito persone stupende. Mi avete aiutato in ogni modo, can pazienza, con amore, sempre mi avete dato testimonianza di Sorelle liete e generose: quanti sacrifici ho visto, nascosti e silenziosi, spesso coperti da un sorriso.
Mi avete fatto partecipe di tanti sogni ed azioni, mi avete contagiato con la vostra tenacia ed indicibile allegria. Quanti canti, alzabandiera, opere teatrali, atti scolastici porto nel cuore così come le visite ai Santuari, alle chiese parrocchiali, agli orti ai luoghi più belli e a quelli più umili.
Mi avete curata e coccolata in tutto, dal letto al cibo.
II mio grazie e davvero grande insieme al dispiacere di vedere sempre annientato il desiderio di salutarvi personalmente. II Covid, un piccolo virus micidiale ha fermato tutto, purtroppo.
Con questa mia letterina vorrei in parte riparare. Stringere al cuore ognuna di voi, accogliere le sue pene ed i suoi desideri, condividere, come una volta, come sempre, un pezzo di vita donata. Non è stato possibile farlo personalmente, lo faccio ora, con questo scritto con cui desidero ringraziare ognuna, assicurarle che l’accompagnerò ancora, in punta di piedi, seguendo il cammino della Vergine Maria, umilmente come Sant’ Agostino Roscelli ma tenacemente come è ‘amore che non molla mai.
Grazie Carissime Superiore, grazie carissime Consorelle!
Prego per Voi, una ad una, mi sono noti i vostri volti. Vi chiedo una preghiera perchè possa svolgere con pienezza e con coraggio il compito che mi e stato assegnato e dar lode a Dio insieme a Voi in questo Istituto.
Vi voglio bene e vi porto nel cuore con tanto tanto affetto.
Genova, 21.08.2022
Sr. M. Rosangela Sala