
Il 6 novembre 2023 a Roma con il Papa …
… ci saremo anche noi!
La missione è nel cuore della Chiesa. E ancora di più. Quando una Chiesa è in Sinodo, questa dinamica sinodale è alimentata soltanto dalla vocazione missionaria. Ossia, la risposta al comando di Gesù di annunciare il Vangelo.
“…Dio non chiama a “fare quanto più è possibile”, ma ad assumere la logica del Regno, facendo della bontà divina lo stile della propria vita.
Mi è accaduto di assistere ad un esperimento: in una bacinella d’acqua un ago magnetico, montato su un pezzo di sughero, punta verso il Polo. Da solo l’ago non potrebbe,
Nella prima settimana di settembre le Suore dell’Immacolata di Genova hanno organizzato un percorso formativo, fortemente voluto dalla Madre Generale Maria Cecilia Cordero,
Anche noi, in quanto cristiani, non siamo gente qualsiasi, siamo gente di “marca”. Intendiamoci, non si tratta tanto di un simbolo esteriore ma di una realtà che coinvolge tutta la nostra esistenza infatti. su di noi è scesa la mano di Dio per tracciare il segno indelebile della nostra salvezza, della nostra comunione con Dio: la croce, segno dell’amore di Dio per noi.
L’amore può tutto, è creativo, tenace e sempre nuovo. L’amore crede, spera, sa attendere e dare fiducia.
Questo tipo di amore, che conosce la fatica, il sacrificio e la sofferenza, è sorretto dalla certezza che l’altro è uno come me, che soffre, che spera, che ama.
Di fronte ad un giorno sempre nuovo, il Signore ci chiede di essere «presenza».
È importante il posto che occupiamo, qualsiasi ruolo siamo chiamati a svolgere, ma più importante è il modo con cui lo viviamo.
Gustare la vita perché è il dono più bello che abbiamo. Corse, impegni, relazioni, guai, feste: un vortice che non può essere chiamato vita se noi la “viviamo” come una foglia che ne è risucchiata.
Il consacrato lo riconosci da come vive il quotidiano: non come una corsa contro il tempo ma come dono gratuito di amore.