Interno di Santa Maria del prato


L’Interno di S. Maria del Prato è suddiviso in tre navate tramite due allineamenti di pilastri cruciformi che, privi di base, si elevano con uno slancio ed un’altezza quasi inusitati nello stile romanico. L’articolarsi nello spazio delle varie parti strutturali in una successione ritmicamente pausata e ben definita, genera una suggestiva animazione architettonica, alla quale contribuisce efficacemente ogni singola parte dell’insieme. I pilastri cruciformi, di influenza lombarda, sono costituiti da un blocco a base quadrata sui lati del quale aggettano, alternativamente, due semicolonne nel senso longitudinale e due paraste in quello trasversale. I capitelli delle semicolonne sono sferocubici con una semplice incisione che ne accompagna la curvatura; il loro volume è assai modesto rispetto all’altezza delle semicolonne su cui sono impostate, e ciòaumenta lo slancio ascensionale dei pilastri di cui fanno parte. Ben evidenziata è la funzione strutturale delle semicolonne nei riguardi dei sottarchi e dei costoloni, dei quali esse raccolgono il peso in compatta unità col pilastro.

Il transetto è annunciato da due serie di archi trasversi che immettono nella zona presbiteriale, suddivisa in una parte superiore ed una inferiore, che è invalso l’uso di denominare cripta, anche se con termine non esattamente appropriato. La parte superiore, o presbiterio propriamente detto, è tripartita per mezzo di due arcate longitudinali poggianti su semicolonne, quasi a continuazione di quelle delle navate, ma più ampie e più alte.Dei tre archi frontali a pieno sesto, la curvatura di quellilaterali presenta un dislivello che accompagna gli spioventi del tetto.
    Alla cripta, che si trova ad un livello inferiore di ottanta centimetri a quello delle navate, si accede tramite quattro gradini di raccordo. Le parti centrale e destra di essa si aprono verso le corrispondenti navate mediante archi a tutto sesto, perfettamente corrispondenti a quelli superiori, di cui quello centrale poggia sui piedritti sporgenti dal corpo dei pilastri; la curvatura di questo ultimo è ripetuta nel vano antistante l’abside centrale. Alla parte sinistra, invece, si accede solo attraverso una stretta porta con stipiti in pietra e sovrastata da un arco, anch’esso a tutto sesto. 

La volta delle tre zone della cripta che precedono quelle absidali è a crociera, sostenute da due robusti pilastri, situati nel punto corrispondente alla parte culminante degli archi longitudinali del presbiterio (superiore). Le crociere, costruite in mattoni ricoperti di intonaco, sono sette: tre a pianta rett angolare nella zona centrale e due a pianta quadrata in ciascuna delle laterali. Sei semicalotte, costruite nella solita pietra squadrata, tre superiori e tre inferiori, racchiudono le rispettive zone absidali, dalle quali la luce penetra, attutita, attraverso tre monofore in quelle centrali ed una in quelle laterali. Il raccordo con il presbiterio superiore è ottenuto mediante una scala in pietra addossata al muro perimetrale di sinistra e sostenuta da un arco rampante, la cui curvatura si estende per tutta la lunghezza della medesima.

La copertura della chiesa è a capriate.

Il pavimento, che è stato riportato al livello originale, è in massicciato a piastrelle di marmo breccia bicolore, sistemato a spina di pesce entro grandi riquadri di bardiglio.