Giovedì 2 febbraio, nella festività della Presentazione del Signore viene celebrata la 28a Giornata della Vita Consacrata. Alle ore 17.00 nella Cattedrale di San Lorenzo, a Genova, si svolge una solenne Liturgia in cui si ricordano gli Anniversari di Consacrazione dei Religiosi e delle Religiose.  L’ Istituto delle Suore dell’Immacolata ricorda:

 25° di Professione Perpetua   –  1999   –  Sr. M. Christine Bejjani

 50° di I Professione   –   1974   –   Sr. M. Antonella Castellani  –  Sr. M. Natalina Tamai

 50° di II Professione   –  Sr. M. Cecilia Albornoz Cid  –  Sr. M. Laura Pizzi  – Sr. M. Teresina Borrelli  –  Sr. M. Elisabetta Ruocci

60° di I Professione  –  1964  –  Sr. M. Nieves Gonzales  –  Sr. M. Annalena Rosso – St. M. di S. Teresa Frigerio – Sr. M. Giannarosa Vertemati  –  Sr. M. Del Rosario Paolasini  –  Sr. M. Fiorangela Santi  –  Sr. M. Immacolata Carotenuto

 60° di II Professione    Sr. M. Pierluigia Mattiuzzo –  Sr. M. Vittoria Torresan – Sr. M. Lucia Trabucco – Sr. M. Rosanna Verazza – Sr. M. Ines Guida – Sr. M. Jolande Thibault

 70° di I Professione  –  1954   –  Sr. M. Massimina Cartaro  

  • In tale occasione la Rev.da Suor M. Rosangela Sala, Coordinatore dell’Ufficio per la Vita Consacrata dell’Arcidiocesi di Genova – – Presidente USMI Regione Liguria, porge il saluto a Sua Ecc.za Mons. Marco Tasca Vescovo di Genova con le seguenti parole:

  • Ecc.nza Rev.ma innanzitutto, a Lei, va tanta riconoscenza per aver scelto di presiedere la celebrazione eucaristica in questa 28° giornata mondiale della V.C., è questo un segno di delicata attenzione verso la nostra realtà ecclesiale.

    La Vita Consacrata e le società di vita apostolica sono una parte viva, vivace e … ricca di iniziative in cui, l’opera di discernimento, in quanto Pastore dell’Archidiocesi, la vede impegnato con competenza ed empatia.

    Vorremmo ringraziarla anche per averci inviato la bozza/strumento di lavoro per una Rinnovata missione evangelizzatrice e fraternità di parrocchie in cui emerge un tentativo di risposta alla domanda: “Come sostenere e incrementare l’annuncio del Vangelo in un’epoca di rapidi mutamenti?”. È una domanda che mobilizza i nostri capitoli generali e locali, le nostre preghiere, il nostro futuro. Nella bozza, ben strutturata, apprezziamo il fatto che siano delineati tentativi di partecipazione e rispettiva chiarezza di compiti da non sottovalutare e che ben si inseriscono, nel cammino sinodale in atto, completandolo.

    Con le mani poste nella missione quotidiana, complessa, che ci coinvolge, a Lei e a fratelli e sorelle presenti trasmetto l’augurio che la segretaria, di recente nomina, segretaria del Dicastero per gli Istituti di Vita Consacrata e le società di vita apostolica, Sr. Simona Brambilla, comboniana, ha voluto rivolgerci prendendo spunto da due figure bibliche Rut, la moabita e Noemi, sua suocera.

    Ecco l’augurio: “Voglia il Signore estendere su tutti noi e su tutte noi la benedizione di Rut e Noemi. Possa il nostro cuore essere integro, fedele e amante come il loro.

    Possano le nostre relazioni, le nostre comunità divenire focolari dove il fuoco di brace dell’intimità con Dio e fra di noi ci riscaldi e ci conforti;

    possa il nostro cammino di ricerca essere percorso insieme;

    possano la nostra povertà e la nostra vulnerabilità divenire luogo dell’incontro autentico fra noi e col Signore;

    possano le nostre mani umilmente spigolare i preziosi semi che Dio ha sparso in ogni cuore, in ogni popolo, in ogni cultura;

    possa la nostra vita divenire grembo che genera, dove Dio ami, anche oggi, incarnarsi per amare, consolare, salvare”.

    Eminenza, possa questo, con grande forza, avverarsi anche tra di noi, nella vita consacrata e nelle società di vita apostolica presenti nella nostra Chiesa genovese così da essere luce ossia così da rendere testimonianza della risurrezione del Signore e godere, tra la gente, di grande simpatia.

    Sappiamo che possiamo contare sul suo prezioso aiuto e sulla sua preghiera e  … questo ci incoraggia, grazie!

Papa Francesco: “L’importanza della vocazione”

Papa Francesco pone l’accento sull’importanza della vita consacrata: “La Parola di Dio ci parla della missione. Da dove nasce la missione? La risposta è semplice: nasce da una chiamata, quella del Signore e chi è chiamato da Lui lo è per essere inviato”.

I consacrati e le consacrate sono il segno della chiamata di Dio fra il popolo: “Quale dev’essere lo stile dell’inviato? Quali sono i punti di riferimento della missione cristiana? La gioia della consolazione, la croce e la preghiera”.

I tre elementi della vocazione

Il primo elemento: la gioia della consolazione. Ogni cristiano e soprattutto noi, siamo chiamati a portare questo messaggio di speranza che dona serenità e gioia: la consolazione di Dio, la sua tenerezza verso tutti. Ma ne possiamo essere portatori se sperimentiamo noi per primi la gioia di essere consolati da Lui, di essere amati da Lui. Questo è importante perché la nostra missione sia feconda: sentire la consolazione di Dio e trasmetterla!

Il secondo punto di riferimento della missione è la croce di Cristo. Il mistero pasquale è il cuore palpitante della missione della Chiesa! E se rimaniamo dentro questo mistero noi siamo al riparo sia da una visione mondana e trionfalistica della missione, sia dallo scoraggiamento che può nascere di fronte alle prove e agli insuccessi.

Il terzo elemento: la preghiera. Gli operai per la messe non sono scelti attraverso campagne pubblicitarie o appelli al servizio della generosità, ma sono scelti e mandati da Dio. E’Lui che sceglie, è Lui che manda, è Lui che manda, è Lui che dà la missione. Per questo è importante la preghiera. La missione allora è soprattutto grazia. La missione è grazia”.

Il messaggio di Francesco ci fa comprendere a pieno l’importanza della chiamata vocazionale.